Il ragazzo e l'airone (H. Miyazaki, 2023): Recensione

 


Ci siamo, da oggi, primo gennaio 2024 é nelle sale il nuovo e misterioso film d'animazione di Miyazaki. In patria é uscito senza promozione eppure é stato un caso e ha avuto successo, io sono andato in sala oggi senza immaginare nulla, senza aver letto nulla, senza influenze esterne, ed ora sono uscito confuso, stupito, a bocca aperta.
Il film ha ricevuto nomination a destra e manca, in particolare ai Golden Globe, dove sia nella categoria "Miglior film d'animazione" che in "Miglior colonna sonora originale" potrebbe vincere a mani  basse.
Si dice che sia l'ultimo lavoro del grande maestro, e questo lo renderebbe il suo "film testamento", ma siccome non é la prima volta che si parla di ultimo film (tipo Vasco Rossi che ogni volta fa l'ultimo tour ) aspetterei a parlare.

Pro:





-messaggio, analisi-

Nella religione shintoista a natura ed animali é riservato un posto d'onore, animali e ambienti naturali sono simili a divinità e rispettati ben più che in occidente. L'airone nello specifico é un animale associato alla morte, ai funerali. Il nostro protagonista Mahito affronta un pesante lutto nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale (gli anni '40 sono uno spaccato molto caro al regista),un cambio di madre, di casa, scuola e abitudini. Viene traghettato, moderno Dante, dal suo personale Virgilio, un airone antromoporfizzato, in un mondo fantastico che ha a che fare con vivi e morti, con creazione, concepimento e dipartita .
Mahito affronta la sua perdita apprendendo che per ogni triste realtà v'è qualcosa che nasce,un seme pronto a fecondare, un'anima ad essere destinata un po' alla Soul della Pixar un po' alla City of Angels.
Che poesia.


-musica-

La poesia di Miyazaki ha un maestro altrettanto abile a suonarne il respiro: Hisaishi, compositore pluripremiato che ha già suonato Porco Rosso, Nausicaa, Si alza il vento, Il mio vicino Totoro e tanti altri.
Musiche emozionanti, suggestive, avvolgenti, a volte volutamente essenziali.
Che Poesia.


-animazione-

Dal panetto di burro, agli animali, agli sfondi naturali, alle stelle, tutto é un espressivo quadro di perfezione.
L'animazione é pressoché perfetta,lascia senza fiato.
Credo sia a livello qualitativo uno de prodotti più raffinati dello Studio Ghibli.

-doppiaggio-

Fantastico doppiaggio, so che la versione inglese ha due doppiatori d'eccezione che hanno contribuito al successo del film in Usa.
Robert Pattinson presta la voce all'airone, e Florence Pugh alla forte e temeraria Kiriko, so che hanno fatto un eccellente lavoro, e la versione italiana non é da meno.

-scrittura-

In uno stile mai didascalico anche noi, come il protagonista, viaggiamo in questo mondo fantastico e scopriamo tutto piano piano, progressivamente. I personaggi sono scritti divinamente, ironici, interessanti e profondi.

Contro:






-prima parte -

Ho trovato la prima parte più distesa nella narrazione e quindi, apparentemente, lenta e faticosa.
Dalla seconda ora tutto fila liscio.

-distribuzione-

Si parla da tempo della distribuzione del film, che ha avuto alcune iniziali reticenze, non presenziando, almeno da subito, in tutti i multisala. Sono curioso di vedere quanto abbia incassato oggi, di certo prodotti come Wish o Wonka saranno più fruiti dai bambini, mentre questo é decisamente poco adatto ai piccoli, per stile e tematiche.


Voto: 8


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