Hit Man (R. Linklater, 2024): Recensione

 


Il 27 giugno è uscito in Italia Hitman, a cui hanno aggiunto il fantasioso sottotitolo "killer per caso", che avrei volentieri evitato di menzionare.
La pellicola è una commedia romantica al limite del thriller, diretta da Richard Linklater, che dieci anni fa ha fatto notizia per aver diretto un progetto come Boyhood, girato nel corso di 11 anni, seguendo la vera crescita del protagonista Ellar Coltrane.
Hit man vede, di nuovo, un film con protagonista il bello e bravo Glen Powell, dopo il recente successo di Tutti tranne te con Sydney Sweeney, con cui ha dimostrato di poter portare un buon introito al box office mondiale.
Hit man però non mira agli incassi e in USA è stato distribuito direttamente su Netflix il 7 giugno.
Ma parliamone.
 

-analisi-

Di certo in questo caso l'apparenza inganna. Hit man é un thriller dallo stampo filosofico travestito da commediola estiva.
La storia d'amore é centrale ma così lo sono anche le motivazioni delle scelte dei protagonisti, la morale e l'etica.
In uno specchio sulla società ci mette davanti ad un interessante interrogativo: alcune  persone infangano la società civile ed é meglio che siano eliminate?
Chi é razzista, misogino, corrotto e violento non ha motivo di rubare ossigeno alle persone oneste?
Gary, il protagonista, ragiona sulle motivazioni alla base delle sue scelte, e alla base delle scelte di chi vuole uccidere, attraverso le sue lezioni di etica e filosofia.
Si interroga anche sulle maschere che portiamo, sottolineando che spesso finiamo per diventare chi fingiamo di essere.
Interessante.
Pro:

-Glen Powell è una star?-

Powell ha preso parte a progetti che sono arrivati agli oscar e sono stati anche un buon successo mondiale, per esempio Il diritto di contare, dove interpretava l'astronauta John Glenn, o ancora in Top Gun: Maverick.
Nei toni irriverenti e da commedia romantica in Tutti tranne te ha dimostrato di sguazzare nel suo mondo, e ha svecchiato decisamente un genere che sembrava non solo appeso al chiodo, ma anche di poca attrattiva.
Glen Powell piace alla gente, sta simpatico, ha un largo pubblico di fan e in molti lo considerano un nuovo divo, io oserei dire un po' alla Ryan Gosling. 
Ha preso parte anche a Twisters, film sugli uragani al cinema in questo mese, che non penso vedrò, ma che probabilmente rientra in quella fetta di disaster movie che la gente prima o poi recupera in televisione.
Diventerà una star? Non lo sappiamo, ma di certo è molto promettente.
In questo film é geniale e riesce a dare carattere ad ogni piccola parte che interpreta.

-sceneggiatura-

Ignoravo che la sceneggiatura fosse stata scritta a quattro mani dal regista e da Glen Powell stesso.
Veramente accattivante, non ho apprezzato molto il finale, ma l'intera scrittura si.
Originale, ironica e fresca, e per di più, ispirato ad un personaggio reale.

-Adria Arjona-

Attrice mai vista, eppure da un sacco di carattere a questo film, sensuale, profonda, una rivelazione.
Complimenti per la chimica col collega.

Contro:

-moralità?-

 Direi che alcune questioni portate dal protagonista siano da dibattere.
Ha senso togliere la vita a qualcuno problematico?
Io credo nella rieducazione, non mi piace che determinate tematiche rimangano aperte, avrei preferito una posizione netta. 

Voto: 7,5


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