Furiosa: A Mad Max Saga (G. Miller, 2024): Recensione

   


Il 23 maggio é uscito in sala l'atteso prequel di Mad Max: Fury Road, kolossal pluripremiato di otto anni fa, che ha raggiunto consensi in tutto il mondo.
Questo lungometraggio, girato in Australia nel 2022, é di certo tra i titoli più forti del momento, in Italia domina il box office e vedremo come andrá in Usa , dove ha avuto un'accoglienza tiepida nonostante le recensioni positive.
Nel cast Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth .
Ma ne vale la pena o meglio risparmiare i soldi?

-analisi-

Non abbiamo una narrazione didascalica ma piena di simboli.
Miller lascia off screen molti dettagli, riducendo molti personaggi a delle colpe se, e concentrandosi più su audio e suono che sulla sceneggiatura.
In un mondo apocalittico, distopico, siamo davanti a due grandi realtà, opposte e complementari: una terra di abbondanza, con acqua, pale eoliche e erba, e il resto del mondo depredato, dove regna il valore del carburante.
Ecologia e inquinamento, lo yin e yang dei nostri tempi.
Un mondo distrutto dall'avarizia e dalla mancanza di morale, vede distruggersi tutto a poco a poco, in un universo in cui la vita ha ben poco valore, in un totalitarismo in cui si é tutti omologati e pronti a morire per il proprio leader.
Ogni azione, anche quella apparentemente nobile, perde di valore perché in mano a persone che sono svuotate di tutto.
Pro:

-simboli-

Siamo nel pieno dei simboli.
Miller decide di guidarci lungo lo svolgimento della trama senza darsi a 
Inutili momenti sensazionalistici, ma rendendo chiaro con dei precisi codici quello che vuole narrare.
L'inferriata dietro a Furiosa diventa una croce, la sua avanzata fuori dalla grotta con i morti diventa una resurrezione.
Il taglio dei capelli e il suo camuffamento come uomo gli conferiscono libertà, e i richiami all'infanzia (orsetti e bambole rotte) sono l'innocenza perduta.
Grazie per questa maestria. 

-scenografia e costumi -

I colori del deserto, i look incredibili di ogni personaggio rendono tutto perfettamente in focus, con un taglio da Road movie, kolossal e action, l'arancione intenso del deserto, il rosso vivo del fuoco rendono ogni sequenza incantevole.
I costumi sono in perfetto stile Mad Max, eccentrici e raccapriccianti, grotteschi e unici.

-suoni-

A dimostrazione che a livello tecnico non si possa muovere nulla contro questo film non posso che lodare colonna sonora e montaggio audio.
L'esperienza della sala merita perché io suono, il rombo dei rumori, la musica, avvolgono lo spettatore facendolo sentire parte di un altro mondo.


-Hemsworth-

Non di certo famoso per il talento,qui Chris Hemsworth mantiene gli addominali ma si trasforma grazie al trucco prostetico, grazie soprattutto ad un naso che lo rende quasi irriconoscibile.
Bravo e sopra le righe.
La Taylor-Joy é brava ma, a mio parere, forzatamente tenebrosa.

Contro:


-not my Cup of tea- 

Film sicuramente necessario, ma Mad Max, il suo stile alla Fast And Furious d'autore, le scelte volutamente grottesche, le scene velocizzate alla film di combattimento asiatico o alla film d'animazione non mi convincono.
Lo guardavo e pensavo : fatto bene ma non lo rivedrei.
Non rientra al 100% nei miei gusti.

-sceneggiatura-

Il film é diviso in vari capitoli e la scelta ci sta, i primi sono molto accattivanti, alla fine lo svolgimento diventa prevedibile.
Mi dispiace.

Voto: 7

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