Garfield - Una missione gustosa (M. Dindal, 2024): Recensione

 



Il 1 maggio è uscito in Italia il sesto film sul personaggio tratto dai fumetti di Jim Davis: Garfield-una missione gustosa, titolo terribile nella traduzione italiana, che nella sua versione originale è semplicemente The Garfield Movie. 
Ma perché non lasciamo i titoli in inglese? No, noi italiani abbiamo proprio il vizio di peggiorarli per farli apparire più appetibili, e vabbè.
La pellicola è diretta da Mark Dindal e doppiata, in originale da nomi noti come Chris Pratt, Samuel L. Jackson e Snoop Dogg.
Nel mercato nostrano sta andando abbastanza bene, ha quasi raggiunto il milione e mezzo e sta rincorrendo di poche manciate di euro The Fall Guy, che comunque per ora non sta ottenendo il successo sperato.
Parliamone.  

-considerazioni-

La mia consueta analisi, davanti ad una sceneggiatura per famiglie che presenta i soliti codici, lascia volentieri il passo ad una serie di considerazioni che trovo doverose.
Nel corso dell'inverno sono usciti nelle sale, come sempre, i film d'autore quelli "degli oscar". Qualche esempio?
La zona d'interesse, Povere Creature, The Holdovers, La sala professori, Past Lives e altri, non favorendo invece i family movie, i quali sembrano tutti "spostati" a questa primavera e ancor più all'estate o perfino al Natale!
Tutti attendono Inside out 2, Cattivissimo me 4, The lion king: Mufasa e Oceania 2, ma a marzo/ aprile, sono del tutto mancati questi titoli, i bambini non sono stati accontentati.
Garfield invece li accontenta, con un tono irriverente ma fruibile, telefonato ma divertente, già visto ma godibile.
Pro:

-animazione e personaggi-

L'ambientazione è molto realistica, mentre i vari personaggi sono simili a dei pupazzoni, dall'apparenza morbida, dolce e tutti adattissimi ad un eventuale merchandising.
Molto carina la Villain, una persiana spietata, che non ha alcuno scrupolo, un po' alla vecchio stile, non si cerca neanche di scavare nel suo eventuale passato doloroso, e ci stanno molto bene anche i vari percorsi di formazione che compiono i protagonisti, in particolare il padre di Garfield, Vic, doppiato in originale da Samuel L. Jackson.


-rapporto padre figlio-

Mi è piaciuto che la sceneggiatura si sia concentrata molto sullo sviluppo del rapporto padre-figlio, senza cadere nelle banalità.
Non è comune che si mostrino all'interno di un film i sentimenti più reconditi di un padre, e qui, anche se si tratta di un gattone, è un papà coi fiocchi, anche se non sembra.

-citazioni-

La sceneggiatura, divertente e dal bel ritmo, si lascia andare  a molte citazioni che omaggiano il grande cinema americano.
Due fra tutte di certo Top Gun nella scena dei droni che consegnano tutto quel cibo da asporto, e la scena alla American Beauty nel formaggio.
Mi piace la scelta di citare, è intelligente.


Contro:

-il sequel del prequel dello spin-off del sequel-

Non mi stancherò mai di dire che tutti questi film che letteralmente spremono lo stesso brand sono inutili, e non danno a livello artistico nulla di nuovo al cinema.
Garfield è divertente, godibile, adatto alle famiglie, ma non è niente di nuovo.
Anche lo sviluppo della trama non sorprende.
Servono idee nuove, ma non alla Wish, che fa pena, ma servono immagini nuove che parlino della nostra società.

Voto: 6,5

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