The Fall Guy (D. Leitch, 2024): Recensione

    




Il 26 aprile è uscito in anteprima The Fall Guy di David Leitch, e poi é stato ufficialmente distribuito in Italia il 1 maggio. Nel corso della sua giornata di anteprima ha sfiorato i 100mila euro di incasso, non raggiungendo secondo me i risultati sperati, ma attendiamo e vedremo la sua performance nel mese di maggio!
I due assoluti protagonisti della pellicola, Emily Blunt e Ryan Gosling, sono reduci di due film di enorme successo: Oppenheimer e Barbie, che sono valsi anche le nomination agli Oscar per entrambi! Dopo due grandi lavori, che hanno superato il miliardo di dollari di incasso mondiale, hanno cambiato look (almeno ci hanno provato, vedremo con quanto successo) e si sono gettati a capofitto nella promozione di questo nuovo lavoro.
The Fall guy vale o no?
Parliamone.  

-analisi-

Una parentesi e un approfondimento scanzonato sul divismo oggi, se ancora esiste, su vizi stravizi e presunzione degli attori, ma in particolare sulla loro negligenza, che offusca, talvolta, anche il talento.
In The Fall Guy Hollywood per la prima volta non racconta le vite sognanti dei divi, degli attori da copertina, ma le vite sgangherate degli stunt, i quali rischiano, azzardano, vivono e lavorano con immensa dedizione.
Un mondo dietro le quinte che tuttavia permette alla grande macchina "cinema" di funzionare.
Una critica al cinema? No, nel modo più assoluto. Piuttosto un inno d'amore.
In The Fall guy si cita il grande cinema e si citano i blockbuster, si insegue, si spara ma si ama anche. Si cresce e si diventa più consapevoli di chi si è.
Si guarda a chi non è sotto i riflettori e non prende mai i meriti, e, in un modo nuovo e diverso, si dice grazie.
Un immenso insieme di professionisti rende, da sempre, il cinema una delle arti più in evoluzione ed interessanti di sempre, il contributo di tutti è fondamentale e rende un'opera di qualità o meno.


Pro:

-metacinema-

Il cinema che parla di sé rimanda ad una sorta di metacinema. Fu Pirandello a sperimentare il metateatro, mostrando le prove degli attori, i loro errori, e dando l'impressione al pubblico che non esistesse finzione e che non esistesse la quarta parete.
The Fall Guy ci parla del dietro le quinte, delle corse per finire le sceneggiature, delle modifiche all'ultimo momento, della produzione, green screen, scenografie e costumi che vengono scelti e vagliati, ma è finto.
Il vero dietro le quinte lo vediamo nei titoli di coda, vediamo lo Stunt man dello Stunt man, ed è surreale, nuovo.

-Barbienheimer-

Vedere Emily e Ryan la notte degli Oscar 2024 scherzare sulla rivalità tra Barbie e Oppenheimer nella scorsa stagione é stato esilarante, ed é iconico vedere che due dei protagonisti siano ora coprotagonisti, e che ancora , indirettamente, l'onda di quei grandi successi, sia percorribile.

-Gosling-

Ryan Gosling è l'attore che preferisco, ha davvero sperimentato di tutto nel corso della sua carriera, prendendo parte a film sentimentali (Le pagine della nostra vita), commedie (Crazy, stupid, love), noir (Drive), musical (La La Land), drammatici (Come un tuono) e blockbuster di successo mondiale (Barbie).
Ogni progetto viene vagliato dall'attore, non sempre fa centro, ma la maggior parte delle volte quando è coinvolto si può stare abbastanza tranquilli: il film merita di essere visto.
Mette, in questo nuovo prodotto, tutto se stesso, enfatizzando la sua vena comica, forse prima di Ken non molto apprezzata.
Non è più un ragazzino di primo pelo, ma non sbaglia un colpo, neanche di tenuta fisica, ed è il motivo, insieme alla sua partner femminile, per cui il film va visto.
The Fall Guy credo che sia stato girato a ridosso della promozione di Barbie, infatti lui sembra ancora (se non fosse per la barba) un po' Ken, anche nel modo di recitare, anche nei tempi comici.
Sono abbastanza sicuro che questa sia semplicemente una citazione, ma nel caso non fosse così aiutatelo ad uscire dal personaggio...o fa la fine di Johnny Depp con Jack Sparrow.
Comunque è innegabile che ormai Young Hercules sia diventato un nome che porta la gente in sala, una star e per me, che l'ho sempre seguito, è un vero piacere.

-Blunt-

Anche lei come Ryan Gosling, cita con grande leggerezza precedenti lavori.
Quando parla masticando è chiaramente Emily ne Il diavolo veste Prada, fa le stesse espressioni.
Bravissima, camaleontica e in grado di sentirsi a suo agio in tutti i tipi di ruolo.
In Oppenheimer era la moglie forte del protagonista, quasi con più carattere di lui, che era un uomo che in un modo o nell'altro aveva in mano le sorti del mondo.
Emily Blunt ha dimostrato nel corso della sua carriera di poter fare tutto e di risultare sempre credibile, sia che canti (Into the Woods), sia che abbia parte nella commedia brillante (Il diavolo veste Prada), sia nel genere romantico (Guardiani del destino).
Non ha, fino ad ora, mai sbagliato un colpo, e io mi auguro che verrà presto premiata.
Sia lei che Ryan hanno avuto le loro nomination all'oscar ma ancora, non hanno avuto la fortuna di vincere.
Spero che entrambi, col progetto giusto, arriveranno a quel traguardo tanto sperato.


-pop-

I riferimenti alla musica pop, come quello iconico a Taylor Swift e la sua All too well, quelli a Fast and Furious, alla mancata vittoria dell'oscar per Ryan Gosling (prevista, a quanto pare) e le innumerevoli citazioni cinematografiche lo rendono ben collocato nel panorama odierno.
The Fall Guy è una "coccola" per tutti gli appassionati di cinema, che vedranno tanto dietro ad ogni singola scena.
inoltre meravigliose le scene al porto di Sydney, con la Sydney Opera House, sempre suggestiva.
Bellissimi i costumi, colorati, efficaci e molto numerosi.
Il lavoro sia della promozione che della messa in scena è iconico, riconoscibile.
Contro:
 
-sviluppo-

The Fall Guy è un film d'azione che è anche un thriller, che è anche una storia d'amore che è anche una commedia.
Lo sviluppo di tutti questi filoni lo rende, almeno per me, percepito come "girato in fretta", e non approfondito sotto alcuni aspetti, ad esempio per quanto riguarda la storia d'amore tra i due protagonisti, non si capirà mai davvero cosa ci sia stato tra loro, e quanto fossero davvero coinvolti.
Qualche ingenuità di sceneggiatura che però perdono, perché non annoia mai, è finito il primo tempo e ho pensato: possibile che sia già passata un'ora?


Voto: 8

Commenti

  1. Qualsiasi cosa lui abbia fatto o detto in questo film va bene 🤣, tutto gli è concesso! Scherzi a parte, mi trovi d'accordo sul fatto di non rimanere intrappolato nel ruolo di ken, forse sta soltanto cavalcando l'onda del successo e finché ci può "giocare" lo fa, vedremo!
    Non mi convince Emily, sarò cattiva, è troppo avanti con l'età, per carità sempre brava in qualsiasi ruolo ma questa volta mi sembrano una strana coppia. Tornando al tema principale del film, trovo Interessante mettere in risalto il duro lavoro di uno stuntman, certe scene senza di loro e del lavoro pericoloso che svolgono non sarebbero le stesse. L'unico (o forse no) che non dovrebbe ringraziare nessuno è il caro vecchio Tom Cruise 🤣.

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    Risposte
    1. Emily é avanti con l'età ..ma ha tipo due anni in meno di Ryan . Pure lui dovrebbe smettere di fare il 40enne figo single nei film...anche perché nella vita é abbastanza standard come marito

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    2. Se li porta male eh😆 povera Emily! Non toccarmi Ryan lui può tuttoooo🤣

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