Bridgerton 3: Recensione

 

Non ho mai recensito una serie, e questa sarà più una chiacchierata molto libera sull'argomento.

Da quando vanno molto di moda le serie assistiamo a fenomeni che vanno e vengono, serie che vengono cancellate dopo due stagioni o al massimo tre, e altre che hanno talmente successo da far ben sperare. Bridgerton ha avuto ed ha un successo strepitoso, crea hype, attira, intriga ed emoziona. Non é il mio genere ma l'ho vista insieme a mia moglie recuperando con lei le precedenti stagioni, non credo che sia un prodotto da osannare ma di certo ha i suoi lati interessanti.

La terza stagione é uscita in due parti su Netflix, le prime quattro puntate a maggio e le ultime quattro il 13 giugno.

Alcuni attori del cast sono: Nicola Coughlan, Luke Newton e Jonathan Bailey.


Pro:

-costumi-

La particolare cura dietro ai costumi é innegabile.
Ogni personaggio ha i suoi colori tipici (ad esempio Eloise azzurro e Penelope giallo) e gli abiti, in particolare con i personaggi femminili, ci raccontano che fase della vita stanno attraversando.
Bellissimo anche il trucco.
Non mi piace il lavoro fatto con il parrucco, o meglio le parrucche, alcune,nonostante il budget sono troppo evidenti.

-scenografia-

Sebbene traspaia che siano davvero in pochi a vivere nella Londra "nobile", e gli ambienti spesso appaiano fin troppo  piccoli, la cura ai dettagli é evidente, anche negli esterni e nei banchetti.
L'epoca Regency, almeno a livello estetico, é rispettata.

-societá-

L'attuale società inglese é cosmopolita, varie etnie convivono creando una situazione multietnica arricchente e importante.
Nell'epoca Regency si asserisce (o almeno lo fanno alcuni studiosi) che la Regina Carlotta avesse origini africane, ma é inverosimile che ci fossero tutte queste famiglie afrodiscendenti nella classe più elevata, é un falso storico, tuttavia é interessante che si sia scelto di raccontare la realtà dell'epoca dandole un aspetto più moderno e che rispecchi la Londra di oggi.

-colonna sonora-

La musica é la caratteristica più riconoscibile di Bridgerton!
Riproporre in chiave classica le hit pop o rock é una proposta vincente e permette di rispolverare anche vecchi successi.
In particolare nella scena della carrozza la canzone Give me Everything di Pitbull é iconica, azzeccatissima.
Contro:

-sceneggiatura-

Non intendo fare spoiler, ma ho trovato le prime quattro puntate veramente lente e poco accattivanti, cosa che non ho affatto riscontrato nelle due serie precedenti e nemmeno nello spin off (o forse sarebbe meglio dire prequel) La Regina Charlotte.
La trama corre nella seconda parte della serie, tenendo per la seconda ondata di episodi tutti gli intrighi migliori.
La scrittura é didascalica in alcuni frangenti.



Voto: 7

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