Beetlejuice Beetlejuice (T. Burton, 2024): Recensione

      

Il 5 settembre in Italia e il giorno dopo nelle sale Nord Americane, é uscito il sequel di Beetlejuice- lo spirito porcello, del 1988, film iconico del regista Tim Burton.

Burton ha lavorato per anni alla Disney producendo prodotti a mio parere di dubbia bellezza (basti pensare ai live action di Alice in Wonderland e Dumbo) e ora produce questo nuovo lavoro in casa Warner Bros,lontano dalle finte atmosfere fiabesche, che decisamente non gli calzano.

Il film ha incassato oltre 4 milioni in Italia ed é, a mio parere, l'uscita più interessante di settembre, e nel mondo oltre 300 milioni.

Nel cast Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega, Willem Dafoe, Arthur Conti e Monica Bellucci.

Parliamone.

-analisi-

 Se penso a Tim Burton é questo quello che mi viene in mente.

La sceneggiatura deride la morte, vivendola come un passaggio, i personaggi sono una serie di figure che incarnano ogni vezzo dell'uomo, e con ironia e critica il regista riesce a mostrarci il lato più fragile e anche più grottesco dell'umanità.

Una satira sulla comunicazione oggi, una riflessione sul cinema espressionista dei primi del '900, un ambito teatrale che svela finzione dopo finzione, prendendo in giro il set stesso e il cinema stesso, mostrando quanto tutto sia finto ma non falso, come sul palco. In molti non hanno apprezzato la battuta sulla Disney, io si, parecchio.

Pro:

-casting-

Il cast é potente, Winona Ryder molto espressiva e che sembra nata per i film creepy e i ruoli eccentrici.

Jenna Ortega, la nostra Mercoledì Adams , intrappolata nonostante i suoi  21 anni nei ruoli adolescenziali, ma che é nata per recitare nei film di Burton, ha lo sguardo giusto.

Eccezionali Dafoe e Keaton, ma ho apprezzato molto anche Arthur Conti, semi-esordiente ma che regala una performance ottima.

-regia-

Ogni tanto tornano i grandi registi. Lo stile burtoniano é presente in ogni costume, trucco, scelta stilistica.

Sembra sempre Halloween, e sembra sempre tutto illuminato di verde o azzurro, in una luce fredda che conferisce al tutto una particolare e riconoscibile atmosfera fiabesca e gotica.

Era da tanto, anzi da troppo, che non vedevo un Tim Burton così in forma.

 

 -trucco, parrucco e costumi-

Le scelte registe si espandono a tutto tondo in ogni particolare del film.

Il trucco prostetico viene scelto a discapito della CGI, gli effetti speciali a discapito di quelli visivi, in uno stile prettamente anni '90, ma migliore, il risultato é al massimo, visivamente bellissimo.

Complimenti a Collenn Atwood, costumista premio oscar bravissima e visionaria.

-scenografia-

É affascinante sentire il legno scricchiolare sotto i piedi degli attori, in una scenografia teatrale e dai toni espressionisti, nulla é regolare, tutto é curvo, disarmonico e grottesco.

Meraviglioso.

Contro:

-Monica Bellucci-

Sicuramente un piccolo contro é anche la sceneggiatura, che tutti si aspettavano fosse più tagliente e sbottonata, ma il vero contro é Monica Bellucci.

Espressiva come una scopa di paglia, dalla voce orribile (sembra che mentre parla ha una patata in bocca).

Parliamoci chiaro, a Tim Burton piace coinvolgere le sue compagne nei suoi progetti, come ha fatto per anni con Helena Bonham Carter, attrice eccellente, stiamo evidentemente parlando di livelli troppo diversi, mi spiace.

Voto : 8

Approfitto di questa Recensione per porvi un quesito.

Quale film di Tim Burton preferite? Ve ne propongo dieci, indicatemi il migliore nei commenti:

Edward Mani di forbice

Big eyes

Big fish

Dumbo

Alice in Wonderland 

Dark Shadows

Beetlejuice

La sposa cadavere

La fabbrica di cioccolato

Batman

Il mio preferito, da sempre, é Big Fish.